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Vaccini e deliri no-vax

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view post Posted on 9/6/2020, 14:55
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vaccini
Si definisce vaccino una preparazione contenente agenti patogeni opportunamente trattati che viene somministrata per fornire un'immunità acquisita contro una malattia infettiva. Questa pratica sfrutta la capacità del sistema immunitario che consente al corpo di sviluppare una difesa contro un batterio, un virus o altro microrganismo prima di venire a contatto con esso. In tal modo ovviamente si ottengono gli anticorpi in grado di contrastare la malattia senza doverne subire gli effetti, a differenza dell'immunità artificiale passiva, che si ottiene con la somministrazione di sieri, cioè fluidi corporei provenienti da un umano (siero omologo) o da un animale (siero eterologo) che è già venuto in contatto con l'agente patogeno.
Il termine trae origine dal primo siero ottenuto dalle pustole del vaiolo dei bovini, grazie al quale è stato possibile combattere il vaiolo umano. La scoperta della proprietà immunizzante della vaccinazione si deve ad Edward Jenner, medico britannico vissuto a cavallo tra il XVIII° ed il XIX° secolo, che dimostrò come una lieve infezione prodotta dal virus del vaiolo vaccino potesse consentire di creare anticorpi contro il virus del vaiolo umano. Alla fine del XIX° secolo, il biologo francese Louis Pasteur dimostrò che lo stesso principio era valido anche per offrire protezione contro le infezioni batteriche, e chiamò vaccino la coltura batterica attenuata che veniva utilizzata allo scopo. Grazie all'introduzione delle vaccinazioni e alla produzione di vaccini specifici, numerose malattie batteriche e virali possono essere controllate. La vaccinazione mondiale contro il vaiolo ha portato all'eradicazione di questa malattia, il cui ultimo caso è stato certificato nel 1977, la vaccinazione contro la poliomielite sta portando alla graduale scomparsa anche di questa grave malattia.
I primi dubbi e soprattutto la diffidenza sulle vaccinazioni di quelli che si definiscono in maniera decisamente impropria no-vax o novax (in italiano il termine corretto è antivaccino, anti-vaccino o anti-vaccini) hanno iniziato a svilupparsi soprattutto negli ultimi anni a causa di una serie di episodi emblematici, come quello della pandemia mediatica causata nel 2009 dal virus dell'influenza A/H1N1v (detta febbre suina) e quello del ritiro da parte del Ministero di un vaccino antinfluenzale per presunte imperfezioni (poi non confermate) nel 2012. Chi sono questi no-vax? Il termine identifica chi è contrario alla vaccinazione e, in particolare, al fatto di sottoporre la popolazione infantile alla profilassi vaccinale. Questo avviene anche perché l'utilità delle vaccinazioni non ha un riscontro immediato: siamo abituati ad utilizzare i farmaci perché abbiamo i sintomi della malattia e quindi l'urgenza di stare meglio, mentre un vaccino è una protezione contro una malattia che non abbiamo contratto. Le vaccinazioni sono uno dei più sicuri ed efficaci metodi per garantire la salute pubblica, poiché consentono di immunizzare ampie fasce di popolazione nei confronti di agenti patogeni che se lasciati liberi di circolare potrebbero creare ondate epidemiche con gravi ricadute in termini di salute pubblica, costi sociali e aggravio delle spese a carico del sistema sanitario. Un esempio eclatante a tal riguardo è l'epidemia in atto di covid-19, che oltre a causare gravi danni per la salute e costi esorbitanti per la sanità dei vari stati, rischia di diventare la causa di una prossima crisi economica mondiale.
Una delle tesi più gettonate tra gli avversatori dei vaccini è quella di uno studio apparso sulla prestigiosa rivista medica Lancet, che avrebbe dimostrato la correlazione tra autismo e vaccino contro il morbillo. Tale studio, condotto dal medico britannico Andrew Wakefield nel 1998, rappresenta un falso riconosciuto dallo stesso autore. Wakefield ha infatti ammesso di aver truccato i dati al fine di evidenziare come il calendario vaccinale potesse predisporre alcuni bambini verso il disturbo autistico. Il Lancet, riconosciuto l'errore, ha pubblicato per la prima volta nella sua prestigiosa storia una smentita con tanto di scuse, ma ormai il danno era compiuto e la pseudoteoria di Wakefield rimane ad oggi l'arma che il fronte dei no-vax brandisce nella sua battaglia.
Altro tema caro agli avversatori dei vaccini è quello economico. Secondo le loro teorie infatti, la pratica vaccinale sarebbe giustificata soprattutto dagli ingenti guadagni che le multinazionali del farmaco si assicurerebbero con la creazione dei vaccini. Eppure a livello mondiale il mercato dei vaccini è di circa 8 miliardi di euro, una cifra che rappresenta soltanto il 2% dell'intero mercato farmaceutico. La maggior parte delle case farmaceutiche non ha mai considerato i vaccini come una opportunità commerciale attraente sia a causa del basso ritorno dell'investimento sia per l'esposizione alle responsabilità legali. Questo spiega anche come mai nessuna azienda abbia mai sostenuto lo sviluppo di vaccini contro la tubercolosi o la malaria, patologie che interessano un mercato senza grandi possibilità economiche.
Tuttavia negli ultimi anni la disputa si è andata accentuando per svariati motivi, da una parte perché sono nati come funghi siti complottisti sul web che diffondono teorie infondate ed erronee sui vaccini, ma anche e forse soprattutto perché, crescendo di numero, i no-vax sono diventati un appetibile bacino di voti per la politica, che più di una volta ha strizzato l'occhio per accaparrarsi il loro sostegno.
Personalmente li ritengo degli svitati che possono essere sia ridicoli (per le cose fuori dal mondo che sostengono) che pericolosi, dato che molte persone preferiscono evitare i vaccini per scongiurare le conseguenze partorite dalle menti di questi complottisti.
Una chicca come esempio: nel seguente video di un minuto e mezzo è possibile ascoltare i deliri declamati dal palco durante una manifestazione in Piazza del Popolo a Roma lo scorso 2 giugno.



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