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B_NORM    
view post Posted on 7/10/2013, 10:48 by: MorrisReply
Non so se in giro c'è qualcosa di meglio, ma dato che volevo sistemare un po' i link in cima al sito, ho pensato di mettere insieme una specie di menu orizzontale. Nonostante il codice sia molto grezzo, il risultato mi pare decisamente buono, l'ho provato con vari tipi di skin ed offre sempre lo stesso risultato. In pratica offre la possibilità di realizzare un menu con la grafica della barra utente. Il motivo per cui lo fa è abbastanza semplice, come si capisce dalla natura del codice stesso.

CSS (amministrazione > grafica > colori e stili)
CODICE
#menutop {position: absolute; width: 100%; text-align: center}
#menutop {*}
#menutop a {*}
#menutop a:hover {*}
I contenuti contrassegnati da un asterisco sono variabili, e dipendono dalla skin. Quindi dovrete copiare i codici relativi alle corrispondenti opzioni della barra. In pratica dovrete effettuare queste copie:

#menutop = .menuwrap
#menutop a = .menuwrap a
#menutop a:hover = .menuwrap a:hover

Il motivo di questo è molto semplice, copiando il codice della barra si ottiene il risultato voluto. Per la prima riga invece si possono fare delle varianti: sostituendo il position: absolute con un position: fixed si rende fisso il menu, variando la percentuale si può adeguare la lunghezza alla barra utente, se questa non copre l'intero schermo in larghezza, infine con il text-align si può stabilire l'allineamento dei vari link.

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Tags:
Guide,
Nerd Herd
Comments: 0 | Views: 193Last Post by: Morris (7/10/2013, 10:48)
 

B_NORM    
view post Posted on 9/10/2013, 12:29 by: MorrisReply
Sul web per accedere ai contenuti di molti siti o più semplicemente per partecipare alla vita virtuale di un forum o di un social network è necessaria la registrazione. Punto nodale della registrazione ad un sito sono la mail e la password. La stessa mail a sua volta ha bisogno di una password d'accesso. Si capisce quindi quanto sia grande l'importanza di utilizzare una password robusta. Sempre più all'ordine del giorno sono infatti i tentativi (spesso riusciti) di crackare account altrui. Il metodo più comune per questi tipi di attacco è il brutal force, consistente nell'utilizzo di software che testano automaticamente tutte le combinazioni di caratteri possibili. L'efficacia delle difese contro questo tipo di attacco diretto dipende in maniera esclusiva dalla robustezza della password, mentre il potere d'attacco dipende in massima parte dalla potenza hardware dei computer utilizzati. Utilizzare delle password resistenti può consentire di avvicinare allo zero le percentuali di riuscita di un attacco. Per costruirsi una password ottimale bisogna tenere presente delle regole base:

Deve essere lunga almeno 8 caratteri (maggiore è il numero di caratteri, migliore sarà la password)
Deve contenere caratteri maiuscoli e minuscoli, numeri e simboli (anche se i simboli non sono consentiti su tutti i siti)
x Non deve contenere parole di senso compiuto
x Non deve mai essere scritta su carta o su documenti di testo del computer
x Non deve essere mai condivisa con nessuno, la password è una cosa assolutamente personale
x Non deve essere utilizzata la stessa password su più siti web

Riepilogando, una buona password ha questi requisiti:

Almeno una lettera minuscola
Almeno una lettera maiuscola
Almeno un numero
Almeno un simbolo
Una lunghezza compresa tra 8 e 50 caratteri

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Tags:
Guide,
Nerd Herd
Comments: 4 | Views: 178Last Post by: Morris (29/10/2013, 20:47)
 

B_NORM    
view post Posted on 13/10/2013, 14:26 by: MorrisReply

La Historia es nuestra y la hacen los pueblos
Salvador Allende


barbed-wire
Correva l'anno 1944 a Roma, quel giovedì 23 marzo. La città era occupata dei tedeschi, che ne avevano preso possesso dopo la fuga del re e dei membri del governo Badoglio, che avevano firmato l'8 settembre del 1943 la resa all'esercito alleato. A contrastare l'esercito occupante c'erano solo gli abitanti di Roma e i gruppi partigiani. Fu proprio ad opera di questi ultimi che avvenne l'attacco di via Rasella, nel quale un reparto dell'esercito teutonico subì la perdita di 33 soldati. Il giorno dopo ci fu la rappresaglia tedesca, ricordata come il più grande eccidio compiuto in Italia durante tutto il conflitto: 335 italiani furono giustiziati e gettate nelle vecchie cave nei pressi della via Ardeatina. Secondo l'ordine del comando tedesco, per ogni soldato morto in via Rasella dovevano essere giustiziati 10 italiani. Tra le vittime figuravano partigiani, ebrei e persone comuni rastrellate in seguito all'attacco contro i tedeschi. Ad organizzare la rappresaglia furono due ufficiali delle Schutzstaffel, il tenente colonnello Herbert Kappler e il capitano Erich Priebke. Kappler fu condannato all'ergastolo in Italia, ma riuscì ad evadere dall'ospedale militare del Celio nel 1977, morendo pochi mesi dopo in Germania a causa di un tumore. Priebke invece è vissuto in latitanza in Argentina fino al 1995, quando fu estradato in Italia per subire il processo che nel 1998 lo ha condannato all'ergastolo. L'11 novembre 2013 anche Erich Priebke ha concluso la sua esistenza, ma non per questo ha smesso di far parlare di sé. Nessuno infatti sembra disposto ad ospitare la salma sul proprio suolo, non la Germania, nazione alla quale si è sempre dichiarato fiero di appartenere; non l'Argentina, la nazione che ha per tanti anni ospitato la sua latitanza e nella quale e sepolta la moglie; non l'Italia, la nazione nella quale si è reso artefice di crimini efferati. La motivazione di questi rifiuti sta tutto nel comportamento di Priebke, che non ha mai mostrato pentimento per quanto compiuto e che ha sempre negato l'esistenza di un genocidio da parte della Germania nazista, arrivando a negare l'esistenza dei lager e asserendo che quello di Dachau era stato costruito dagli Americani dopo la guerra. Per queste ragioni nessuno trova moralmente accettabile e tanto meno conveniente agli occhi delle proprie popolazioni ospitare un tale fardello. All'ex capitano delle SS è stato negato anche un funerale religioso. Il giudizio storico e morale che ricadrà su questa figura sarà indubbiamente di unanime condanna.

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Tags:
Camera con vista,
Storia
Comments: 2 | Views: 77Last Post by: Morris (4/11/2013, 12:57)
 

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