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B_NORM    
view post Posted on 22/7/2012, 16:56 by: MorrisReply
Nell’autunno del 2011, preso atto della crisi della propria maggioranza e del momento critico che il paese stava attraversando, il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha rimesso il suo mandato nelle mani del presidente della Repubblica. Come già era nell’aria da tempo l’incarico di formare un nuovo esecutivo, di natura squisitamente tecnica, è stato affidato a Mario Monti, uno dei principali economisti italiani. Accolto con favore da tutti, il nuovo governo ha potuto godere di un credito senza precedenti e di una maggioranza che, eccezion fatta per la Lega Nord e L’Italia dei valori, comprendeva (e comprende) l’intero parlamento.
A distanza di mesi, le speranze che tutti nutrivano su questo governo dei professori sono state in parte disattese, e l’entusiasmo iniziale è andato scemando. Alcuni esponenti della maggioranza hanno anche ipotizzato di togliere la fiducia al governo, ma poi sarebbe un problema ereditare un paese allo sbando. Si va quindi avanti per inerzia. Rispetto al passato, cos’è cambiato? Alcune cose sono oggettivamente migliorate, quanto meno l’immagine del paese non è più offuscata da scandali che coinvolgono alte cariche dello Stato. Quando l’Italia partecipa a qualche evento internazionale non deve più temere situazioni di ridicolo dovute al cattivo gusto di chi ci governa. Ma resta un nodo cruciale: il paese è ancora sommerso dalla crisi, di certo non era ipotizzabile che i professori avessero la bacchetta magica per sistemare i guai, ma non è possibile assistere allo scempio che è stato fatto e che tuttora è in corso. Per ripianare il debito pubblico si è scelta la via delle tasse, aumentando quelle esistenti, imponendone di nuove e aumentando anche quelle tasse indirette che colpiscono in egual modo tutti i cittadini, a prescindere dal reddito, come le accise sui carburanti e i bolli sui monopoli. Questi provvedimenti hanno di certo fruttato (insieme ad una massiccia caccia agli evasori senza precedenti nel nostro paese) un sacco di entrate all’erario, ma hanno contribuito ad acuire ancora di più la crisi nera che ci sta soffocando. Il tanto temuto default dell’Italia rimane abbastanza improbabile, essendo comunque il nostro un grosso paese e non un piccolo stato come la Grecia o il Portogallo, però se si continua su questa strada non si esce dalla crisi. Una soluzione del genere poteva pensarla chiunque, fa rabbia che i cervelloni dell’economia italiana siano riusciti a mettere insieme delle soluzioni che anche un bambino sarebbe riuscito a pensare. Perché così è facile fare cassa, mettendo le mani nelle tasche degli italiani, ma non si risolvono i problemi della crescita, che sono il vero male e che ci hanno fatto stagnare in questa crisi che si trasforma sempre più in una recessione.

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Tags:
Camera con vista,
Politica
Comments: 0 | Views: 75Last Post by: Morris (22/7/2012, 16:56)
 

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