2 user(s) online
2 guests
0 members
0 Anonymous Members
[ View Complete List ]

Groups' legend:
[Blogger]
[User]

Statistics
Morris Blog have:
232 articles, 251 comments, 101 members,
34,408 total visits, 19 monthly visits

Most users ever online was 64 on 17/8/2017, 18:36


Last comments
20/3 16:26: Morris in Guestbook
8/11 12:05: Morris in Nove anni insieme
8/10 13:58: Morris in Alla ricerca della balena bianca



B_NORM    
view post Posted on 7/3/2018, 14:15 by: MorrisReply
Dopo le elezioni di domenica scorsa, lo scenario si presenta più o meno come quello atteso, salvo piccole sorprese che però non vanno a modificare più di tanto la situazione. Il Movimento 5 Stelle rimane primo partito, confermando il trend positivo con un +7% che in parte sorprende, così come l'atteso calo del Partito Democratico, che però è più vicino ad un crollo (-6%). Nonostante la presenza di molti esponenti di spicco usciti dal Partito Democratico, Liberi e Uguali conferma in sostanza quel 3% di voti che fu di Sinistra Ecologia Libertà e riesce comunque ad ottenere l'ingresso alle Camere. Il vero dato sorprendente è un altro: si sapeva che Lega Nord e Forza Italia si giocassero alla pari la leadership della coalizione di Centrodestra, ma il divario uscito dalle urne penso non fosse atteso nemmeno da Salvini e compagni. Altro dato abbastanza inusuale è la totale scomparsa dei partiti di centro, che alle scorse elezioni riuscirono a raccogliere un 10% che è quasi totalmente svanito. Come preventivato, le formazioni estremiste (soprattutto quelle più o meno dichiaratamente fasciste) sono rimaste fuori dalle aule, con risultati peraltro modesti. Alla luce di questi risultati, hanno dichiarato la propria vittoria sia il Centrodestra che il Movimento 5 Stelle. A conti fatti, anche se il Movimento 5 Stelle è stato largamente il primo partito, i suoi 227 deputati e 112 senatori sono comunque meno dei 265 deputati e 137 senatori del Centrodestra. Si impone quindi un accordo trasversale, ed entrambi guardano allo sconfitto Partito Democratico, che dovrebbe fungere da ciambella di salvataggio per uno dei due schieramenti.
Ma la situazione nel Partito Democratico è piuttosto confusa al momento, tra chi vorrebbe allearsi con il partito di maggioranza relativa e chi vorrebbe lasciare agli altri l'incombenza di un accordo di governo. D'altra parte nei cinque anni appena conclusi i vincitori di oggi hanno portato avanti una campagna elettorale perenne in contrasto al governo del Partito Democratico, cosa che ha consentito loro un largo successo elettorale ed in parte ha causato il naufragio del partito di Matteo Renzi. Tant'è che quest'ultimo ha presentato le attese dimissioni da segretario, aprendo di fatto una nuova fase congressuale nella quale scegliere la nuova classe dirigente. Ma allo stesso tempo Renzi si è riservato la facoltà di mantenere le sue funzioni e di guidare lui il gruppo parlamentare alle consultazioni. Questo perché vorrebbe impedire che la parte non ostile al Movimento 5 Stelle possa offrire la sponda per un'alleanza di governo. Al Partito Democratico non conviene politicamente una mossa del genere, sia perché non voluta dai suoi elettori, sia perché significherebbe sparire dalla scena politica alle prossime elezioni (come i vari Fini, Alfano e Monti). Peraltro sarebbe la stessa mossa del Movimento 5 Stelle, che incontrò il leader della coalizione vincente Bersani, ma senza alcuna reale intenzione di trovare un accordo, come apparve chiaro fin da subito a tutti gli spettatori della celebre diretta streaming del loro incontro.

Read the whole post...



Tags:
Camera con vista
Comments: 2 | Views: 121Last Post by: Morris (16/3/2018, 14:04)
 

Search: