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B_NORM    
view post Posted on 8/3/2013, 11:39 by: MorrisReply
L'8 marzo nasce per ricordare la tragedia avvenuta in una fabbrica tessile di New York, nel 1908. Nella Cotton lavoravano molte operaie in condizioni davvero disumane (cosa molto comune all'epoca), ragion per la quale decisero di attuare una protesta entrando in sciopero. Dopo alcuni giorni, il proprietario, per "vendicarsi" della mancata produttività, chiuse le porte della fabbrica mentre le operaie erano ancora all'interno e le diede fuoco. In quell'incendio perirono 129 donne. Da allora si decise di istituire una festa speciale che ricordasse quel tragico evento e celebrasse la donna. Siccome nei pressi della fabbrica c'era un albero di mimosa, questa pianta venne assunta come simbolo di questa giornata. Negli anni seguenti, i vari movimenti femministi e volti all'emancipazione della donna esportarono anche fuori dagli USA questa celebrazione.
Questo in realtà è il significato attribuito, in quanto si tratta a tutti gli effetti di un falso storico. Molte altre versioni sono state negli anni, dall'incendio della fabbrica Triangle, avvenuto realmente a New York il 25 marzo 1911, che causò la morte di 123 donne e 23 uomini (in maggior parte immigrati italiani ed ebrei) a scontri di piazza durante manifestazioni e scioperi nelle città industriali degli Stati Uniti. L'8 marzo del 1946 ci fu una manifestazione a Roma delle donne italiane esponenti dei partiti di sinistra per celebrare la fine della guerra: in quell'occasione si utilizzò la mimosa come simbolo, dato che fiorisce proprio all'inizio del marzo. In diverse parti del mondo e per diverse motivazioni, questa giornata dell'8 marzo veniva celebrata come giornata della donna, ma a definirla ufficialmente come tale fu una risoluzione ONU del 1972.
Il significato di questa festa si è oggi perso, un po' come succede nel tempo a tutte le giornate celebrative di questo tipo. Ma basta che vi fermiate un solo attimo a pensare alle origini dell'8 marzo, per non dimenticare e per evitare che succedano ancora tragedie di questo tipo.
È giusto celebrare una ricorrenza del genere, ma è giusto soprattutto fare una riflessione che andrebbe fatta quotidianamente. La tradizione vuole che in questo giorno si regalino delle mimose a tutte le donne (un po' come i cioccolatini di san Valentino), ma questo gesto quanto senso ha se non assume un significato più profondo? Quanto senso ha celebrare le donne, regalare dei fiori e poi non rispettarle? La donna non va celebrata un giorno all'anno, ma ogni santo giorno che camminiamo su questo terra. Nel corso della storia la donna è sempre stata sottomessa all'uomo, a mo' di animale domestico più che di persona. Tempi passati, verrebbe da pensare. Ma anche no. Apprendiamo quotidianamente di donne maltrattate, violentate, uccise. E la cosa che mette i brividi ancora di più è pensare a tutte quelle donne che subiscono violenze (la maggior parte delle volte tra le mura domestiche) senza che se ne sappia nulla. Siamo arrivati al punto di coniare un nuovo vocabolo per indicare gli omicidi di donne: il femminicidio. Questo perché, come successo sempre nel corso della storia, la volontà di potenza maschile tenta di abbattere e di porre in posizione subordinata la volontà della donna. Ma non bisogna limitarsi ad osservare una faccia della luna, esistono sicuramente nell'universo maschile dei mostri che riescono ad imporsi solo con l'uso della violenza, ma è anche vero che nell'universo femminile c'è una percentuale di donne che alimenta il concetto della donna oggetto. Fare uso del proprio corpo per il potere o il denaro (e non mi riferisco alle donne che si prostituiscono nel senso più comune del termine) è quanto di più deleterio e deprimente ci sia per l'immagine della donna in generale.

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Tags:
Camera con vista,
Storia
Comments: 2 | Views: 439Last Post by: Morris (22/3/2013, 09:50)
 

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