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| Il calcio è uno degli sport più affascinanti del mondo, di certo il più seguito, anche e soprattutto per una sua regola fondamentale: le partite non sono mai scontate. Come in tutti gli sport di squadra, esistono diversi livelli di forza che caratterizzano i rapporti tra le varie compagini, con alcune che sono migliori di altre, anche con un gran margine di differenza. Solitamente questo margine di differenza fa sì che la squadra più forte sia pronosticata come favorita, cosa che, a differenza di quanto avviene negli altri sport, non si trasforma in realtà. Negli sport di squadra, quanto più è ampia la differenza di forza tra le due squadre, tanto più è probabile che la più forte prevalga, ma nel calcio questo succede molto meno frequentemente, anche se, ovviamente, succede comunque nella stragrande maggioranza dei casi. Il tutto nasce dall'importanza che riveste la tattica in questo sport. Una squadra ben disposta in campo è in grado di poter bloccare una squadra sulla carta superiore per potenzialità dei singoli giocatori. Nel corso del tempo, questo concetto è giunto all'esasperazione, tanto che le partite sono diventate più veloci ed allo stesso tempo più bloccate. Più che contare sull'estro dei singoli, si tende a giocare come una vera e propria partita a scacchi tra i due allenatori. Per questo i giocatori hanno dei movimenti molto standardizzati che possono essere controllati con un attento studio nella preparazione della partita, ed è sempre per questo che si assiste a partite fatte di continui passaggi (per lo più in orizzontale, molto spesso anche all'indietro) e alla quasi sparizione di quello che è il sale del calcio: il dribbling. Oggi si tende ad arrivare nei pressi della porta avversaria con una manovra che avvolga gli avversari e li costringa a sguarnire una fascia o ad aprire un buco al centro, mediante una rete di passaggi il più possibile certi. Difficilmente si prova il passaggio insicuro, che, complice la difesa alta e il pressing avversario, potrebbe causare grossi pericoli in caso di palla persa. Si tende quindi ad avvicinarsi in massa all'area avversaria e a cercare la superiorità numerica con i lanci lunghi a scavalcare gli avversari, i passaggi filtranti in velocità e le triangolazioni veloci sulle fasce. Non si cerca più (anche perché sembra che rispetto al passato ci siano molti meno giocatori in grado di farlo) di creare la superiorità con il dribbling, è raro vedere qualcuno provare ad incunearsi tra i difensori avversari per provare a tirare in porta. Ormai anche il classico fantasista o l'ala, i giocatori tecnicamente più talentuosi, provano di rado questa soluzione, dal momento che anche loro hanno delle zone di campo da coprire sia in fase di possesso che di non possesso, quindi hanno un dispendio di energie maggiore che non consente loro di giocare una partita fatta di scatti per sorprendere gli avversari. E così ci troviamo ad assistere a partite di un tatticismo esasperato che solo l'errore dell'avversario (piuttosto che una propria prodezza) consente di sbloccare. Nonostante la sempre crescente mole di partite che si giocano e che sono disponibili per la visione televisiva, lo spettacolo scema considerevolmente rispetto al passato.Read the whole post...
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