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Morris Blog have:
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20/3 16:26: Morris in Guestbook
8/11 12:05: Morris in Nove anni insieme
8/10 13:58: Morris in Alla ricerca della balena bianca



B_NORM    
view post Posted on 26/11/2018, 14:34 by: MorrisReply
Core Temp è un programma di piccole dimensioni che consente di monitorare la temperatura del processore ed ottenere altre informazioni vitali. È in grado di visualizzare la temperatura di ogni singolo core del processore e consente di controllare le variazioni di temperatura in tempo reale con differenti carichi di lavoro. Inoltre fornisce anche informazioni diagnostiche sulla scheda madre.
Core Temp consente di monitorare facilmente la temperatura di qualsiasi moderno processore basato su x86 dei tre principali produttori: Intel, AMD e VIA. Sono inoltre supportati anche tutti i processori basati su Nano.
La lettura della temperatura è molto accurata, poiché i dati vengono raccolti direttamente dal sensore termico digitale (DTS) che si trova all'interno dei processori, vicino alla parte più calda. Questo sensore è digitale, il che significa che non si basa su un circuito esterno situato sulla scheda madre per segnalare la temperatura, ma il suo valore è memorizzato in un registro speciale all'interno del processore, in modo che il software possa accedervi e leggerlo. Questo elimina eventuali imprecisioni che possono essere introdotte da circuiti e sensori esterni della scheda madre.
Core Temp è facile da usare e consente anche un alto livello di personalizzazione ed espandibilità grazie ad una piattaforma di plug-in, che consente agli sviluppatori di aggiungere nuove funzionalità ed implementare quelle già esistenti.

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Software
Comments: 4 | Views: 87Last Post by: Morris (30/11/2018, 20:18)
 

B_NORM    
view post Posted on 15/11/2018, 14:09 by: MorrisReply
la-terra-dei-morti-viventi
Sembrava che con una classica trilogia degli zombi George Romero avesse chiuso il cerchio sull'argomento. E invece il regista decise di riprenderlo per mostrarne altri aspetti con una nuova trilogia, di sapore più moderno. I primi tre film hanno coperto un arco durato diciassette anni, mentre la seconda trilogia, iniziata con La terra dei morti viventi, viene sviluppata in appena quattro anni. Se il primo film aveva un'aura più fantascientifica, con un orrore molto psicologico e poco mostrato, negli altri due film sono presenti scene molto esplicite, che fanno l'occhiolino al genere gore e allo splatter.
Il quarto capitolo prosegue su questa falsariga, ma c'è uno sviluppo ulteriore: l'orizzonte è molto più ampio, le vicende non interessano soltanto il gruppetto di protagonisti, ma in un certo senso l'intero pianeta. Perché oltre ai protagonisti sono presenti altri personaggi secondari, che hanno una loro parte nella vicenda, invece di comparire soltanto come cibo per i non morti. Inoltre il film è molto più politico rispetto ai precedenti e, per molti versi, anche dei due successivi. La vicenda in fondo non si sviluppa come una mera sopravvivenza contro il nemico oscuro, ma anche come un tentativo di ripristinare la normale vita reale, con tutti gli annessi e connessi che questo comporta.
E c'è quindi la lotta di classe tra chi ha il capitale ed offre la salvezza ed una vita normale agli altri in cambio del loro lavoro, che può essere più o meno sporco. C'è la lotta di chi cerca in tutta i modi di cambiare la propria posizione sociale, scontrandosi con chi vuole mantenere le distanze tra i ceti esistenti. Ed infine ci sono gli zombi. Che anch'essi hanno subito una sorta di evoluzione rispetto al passato, non essendo più, almeno non completamente, degli stupidi mostri in cerca di cibo. Qualcosa del genere si era già visto con Bub, l'esemplare preferito del dottor Logan ne Il giorno degli zombi, ma lo zombi Big Daddy ha una consapevolezza che ha sviluppato da sé, senza l'aiuto di nessuno, come se ricordasse la sua passata esistenza umana.

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Effetto notte,
Film
Comments: 2 | Views: 71Last Post by: Morris (15/11/2018, 16:59)
 

B_NORM    
view post Posted on 4/11/2018, 15:25 by: MorrisReply
Oggi è un giorno importante perché ricorre il centenario della fine della Grande Guerra, ma io voglio comunque spendere qualche parola per una celebrazione più intima e forse personale. In questo stesso giorno è l'anniversario della creazione di questo blog, che, nato per caso, è diventato nel corso degli anni quello maggiormente importante, forse perché i temi trattati sono più vari ed anche meno leggeri (non voglio dire più seri) rispetto ad Anime Dojo ed Anygame. Nonostante l'annoso calo di visitatori e soprattutto il sempre meno frequente aggiornamento, mi sembra giusto fare gli auguri a questa mia creatura con questo post.
A causa del tempo tiranno, quest'anno è stato particolarmente povero (qualche post più giù c'è quello dello scorso anno), ma il problema è che ho deciso di puntare sulla qualità piuttosto che sulla quantità, anche se mi sarebbe piaciuto riuscire a scrivere molto di più, almeno una decina di articoli all'anno. Ed è da questo che mi piacerebbe ripartire, sperando l'anno prossimo in un risultato migliore.
Tanti auguri!

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Archivio
Comments: 6 | Views: 86Last Post by: Morris (14/11/2018, 18:17)
 

B_NORM    
view post Posted on 22/10/2018, 14:50 by: MorrisReply
google-plus
In un articolo di sette anni fa annunciavo la nascita del nuovo social network targato Google, che lasciava intuire delle buone prospettive ed una vera concorrenza nei confronti di Facebook. A distanza di anni le aspettative sono state ampiamente disattese, anche perché sinceramente mi aspettavo (e non solo io) molto di più da Google. Peraltro nel corso del tempo il social è addirittura peggiorato, con la complicazione delle funzioni esistenti e l'aggiunta di altre in un groviglio inestricabile, mentre Facebook nello stesso periodo ha migliorato le sue funzioni andando ad eliminare molti difetti, prendendo molto spunto dal Google+ delle origini.
La funzionalità più interessante per chi gestisce spazi web, ossia la possibilità di migliorare l'indicizzazione del proprio sito con i famosi +1 di Google+, è stata eliminata quasi subito (e non solo dal social), togliendogli molta parte di appeal. Nel corso del tempo è rimasto un concorrente di Facebook che non si differenziava di molto e che era molto meno intuitivo nelle funzioni. Per questo motivo non si è arrivato allo sviluppo di un'utenza effettiva, neanche creando in maniera automatica i profili (con l'unificazione degli account dei vari prodotti Google). Anche se può aver influito in parte la notizia della scoperta di un bug che ha reso vulnerabili i dati degli utenti negli anni scorsi, l'annuncio della chiusura del social nel prossimo agosto è soltanto dovuto al fatto che non ha mai svolto il suo compito di rete sociale.
Rispetto agli altri social forse Google+ è nato troppo in ritardo, e ha reso complicata un'eventuale migrazione di utenti da un'altra piattaforma che ormai usavano da anni. Per competere con un colosso come Facebook, la piattaforma Twitter si è caratterizzata in maniera completamente nuova ed unica, cosa che le ha consentito di raggiungere numeri importanti. Ma Google+ si è posto in competizione diretta con Facebook restando comunque troppo simile nella struttura, presentandosi come un'alternativa piuttosto che come un tipo di rete diversa. Quello che di veramente innovativo il social aveva al momento del lancio è stato ripreso da Facebook nel giro di pochi mesi, rendendo di fatto inutile per l'utente il pensiero di dedicarsi a Google+.
A nulla sono serviti, per la sorte di Google+, i vari rilanci e le varie implementazioni fatte negli anni, il social ha completamente mancato di appetibilità finché non ci si è dovuti arrendere all'evidenza ed issare bandiera bianca.

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Nerd Herd,
Social network
Comments: 8 | Views: 110Last Post by: Morris (2/11/2018, 11:45)
 

B_NORM    
view post Posted on 12/6/2018, 12:59 by: MorrisReply
come-scrivere-un-articolo
La scrittura è la forma dialogica più democratica, in quanto non consente la prevaricazione di qualcuno nei confronti di altri, cosa che invece può accadere in un normale dialogo tra persone. Con l'avvento di internet in questo modo è stata data sostanzialmente a tutti la possibilità di esprimere un'opinione, il che mi fa tornare anche in mente la frase di Umberto Eco "I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli. Prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l'invasione degli imbecilli." Ma direi che si tratta del classico rovescio della medaglia.
Però nelle parole di Eco si trova un punto focale, perché un conto e parlare (o chiacchierare al bar), un altro conto è scrivere qualcosa, anche perché, come recita un motto latino, le parole volano, quello che è scritto rimane (per i puristi della lingua, Verba volant, scripta manent). Quindi quando si scrive qualcosa bisognerebbe anche farlo con una certa cognizione di causa (che dovrebbe essere anche una prerogativa assoluta ogni volta che si parla), specie nella stesura di un articolo, che sia un post su un social o su un forum oppure un articolo su un blog o su un giornale. Si trovano in rete diversi articoli sul tema della stesura di un articolo (in particolare relativamente all'articolo per il blog), ma il mio intento è anche quello di analizzare gli errori più comuni, gli errori che secondo la prassi commetterei io e le ragioni delle mie scelte. Si tratta quindi non di tracciare delle vere e proprie linee guida, ma di analizzare delle linee personali.

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Camera con vista
Comments: 0 | Views: 66Last Post by: Morris (12/6/2018, 12:59)
 

B_NORM    
view post Posted on 2/5/2018, 14:00 by: MorrisReply
Da oggi il blog è più sicuro. Non che fino a ieri non lo fosse, ma da oggi lo è in maniera certificata, come si evince dalla dicitura presente nella barra degli indirizzi. Il merito di questo non è però mio, dato che, oltre ad applicare la modifica sul circuito, le enormi modifiche necessarie al blog per adattarsi al nuovo protocollo https sono state quasi totalmente opera degli amministratori della piattaforma. Grazie a loro sono riuscito a risolvere (hanno praticamente risolto loro) i problemi derivanti in larga parte dalla presenza di immagini non compatibili con il protocollo https. Per intenderci, a parte l'obbligo di alcune immagini presenti in varie pagine come gli avatar o le immagini della grafica, tutto il resto, il grosso (le immagini dei post), potevano tranquillamente rimanere così com'erano. Semplicemente nelle pagine in cui erano presenti questo tipo di immagini non sarebbe comparsa la certificazione di sicurezza. Modificare tutto manualmente sarebbe stato decisamente complicato, ma grazie al grande aiuto ricevuto, il procedimento è stato veloce (una giornata) e soprattutto per nulla dispendioso.
Ai ringraziamenti devo accompagnare delle dovute scuse, perché all'annuncio della modifica ho subito pensato al lavoro da fare per poter adeguare il blog al nuovo standard ed ho accolto la notizia abbastanza male. E quindi ai ringraziamenti dovuti alle persone che mi hanno aiutato, aggiungo anche le mie più sincere scuse.
Grazie di cuore!

Edited by Morris - 3/5/2018, 12:00

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Archivio
Comments: 2 | Views: 83Last Post by: Morris (12/5/2018, 16:20)
 

B_NORM    
view post Posted on 7/3/2018, 14:15 by: MorrisReply
Dopo le elezioni di domenica scorsa, lo scenario si presenta più o meno come quello atteso, salvo piccole sorprese che però non vanno a modificare più di tanto la situazione. Il Movimento 5 Stelle rimane primo partito, confermando il trend positivo con un +7% che in parte sorprende, così come l'atteso calo del Partito Democratico, che però è più vicino ad un crollo (-6%). Nonostante la presenza di molti esponenti di spicco usciti dal Partito Democratico, Liberi e Uguali conferma in sostanza quel 3% di voti che fu di Sinistra Ecologia Libertà e riesce comunque ad ottenere l'ingresso alle Camere. Il vero dato sorprendente è un altro: si sapeva che Lega Nord e Forza Italia si giocassero alla pari la leadership della coalizione di Centrodestra, ma il divario uscito dalle urne penso non fosse atteso nemmeno da Salvini e compagni. Altro dato abbastanza inusuale è la totale scomparsa dei partiti di centro, che alle scorse elezioni riuscirono a raccogliere un 10% che è quasi totalmente svanito. Come preventivato, le formazioni estremiste (soprattutto quelle più o meno dichiaratamente fasciste) sono rimaste fuori dalle aule, con risultati peraltro modesti. Alla luce di questi risultati, hanno dichiarato la propria vittoria sia il Centrodestra che il Movimento 5 Stelle. A conti fatti, anche se il Movimento 5 Stelle è stato largamente il primo partito, i suoi 227 deputati e 112 senatori sono comunque meno dei 265 deputati e 137 senatori del Centrodestra. Si impone quindi un accordo trasversale, ed entrambi guardano allo sconfitto Partito Democratico, che dovrebbe fungere da ciambella di salvataggio per uno dei due schieramenti.
Ma la situazione nel Partito Democratico è piuttosto confusa al momento, tra chi vorrebbe allearsi con il partito di maggioranza relativa e chi vorrebbe lasciare agli altri l'incombenza di un accordo di governo. D'altra parte nei cinque anni appena conclusi i vincitori di oggi hanno portato avanti una campagna elettorale perenne in contrasto al governo del Partito Democratico, cosa che ha consentito loro un largo successo elettorale ed in parte ha causato il naufragio del partito di Matteo Renzi. Tant'è che quest'ultimo ha presentato le attese dimissioni da segretario, aprendo di fatto una nuova fase congressuale nella quale scegliere la nuova classe dirigente. Ma allo stesso tempo Renzi si è riservato la facoltà di mantenere le sue funzioni e di guidare lui il gruppo parlamentare alle consultazioni. Questo perché vorrebbe impedire che la parte non ostile al Movimento 5 Stelle possa offrire la sponda per un'alleanza di governo. Al Partito Democratico non conviene politicamente una mossa del genere, sia perché non voluta dai suoi elettori, sia perché significherebbe sparire dalla scena politica alle prossime elezioni (come i vari Fini, Alfano e Monti). Peraltro sarebbe la stessa mossa del Movimento 5 Stelle, che incontrò il leader della coalizione vincente Bersani, ma senza alcuna reale intenzione di trovare un accordo, come apparve chiaro fin da subito a tutti gli spettatori della celebre diretta streaming del loro incontro.

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Camera con vista
Comments: 2 | Views: 121Last Post by: Morris (16/3/2018, 14:04)
 

B_NORM    
view post Posted on 19/2/2018, 12:13 by: MorrisReply
Tra circa due settimane l'Italia tornerà finalmente al voto. E dico finalmente perché si uscirà (forse) da questa impasse del periodo di transizione e soprattutto si uscirà (almeno per qualche settimana, o magari qualche mese) da questa perenne campagna elettorale che alcuni protagonisti portano avanti da anni. Come si dice in questi casi, è un momento storico, ma stavolta potrebbe esserlo davvero, dal momento che si esce da un quinquennio parlamentare miracolosamente portato avanti da una maggioranza trasversale, una große Koalition (grosse coalizion), per usare un termine tedesco ormai in voga, visto che in Germania l'unione in maggioranza dei partiti maggiori per creare un governo stabile è una consuetudine, quando dalle urne non esce una vera maggioranza in grado di sostenere un governo. In Italia la prassi è sempre stata quella del governo tecnico, quando non era opportuno sciogliere le Camere, ma mai prima d'ora si erano visti politici di opposti schieramenti sedere insieme al banco del Governo. D'altra parte non si poteva fare altrimenti, dal momento che nessuno dei tre contendenti aveva la possibilità di creare un esecutivo e non si poteva tornare alle urne dopo poche settimane; ma che la legislatura arrivasse a scadenza naturale era una cosa abbastanza imprevedibile, essendo peraltro inusuale anche in condizioni di normale governabilità. Questa volta il rischio è più alto, dal momento che una simile esperienza sarà complicata da ripetere, sia per i toni che si sono fatti via via più aspri, sia per il rischio che corre chi si cimenta in simili imprese, quello cioè di perdere consensi.
Tralasciando formazioni minori, che si potrebbero definire quasi folkloristiche, se alcune di esse non fossero piuttosto preoccupanti, ad avere l'accesso al prossimo parlamento dovrebbero essere quattro formazioni (o forse tre). Appare difficile che alcune formazioni di estrema sinistra nate in territori piuttosto delimitati possano arrivare a conquistare dei seggi. La stessa cosa, e viene da dire per fortuna, può dirsi per formazioni di estrema destra, che si ispirano neanche troppo velatamente al fascismo e che sono risaltate agli onori delle cronache per vicende dalle tinte piuttosto oscure.
Da una parte c'è il vincitore in pectore, accreditato nei sondaggi di un risultato molto ampio e con un vantaggio di almeno 10 punti sugli avversari, ossia il centrodestra, che però rischia di rimanere con il cerino acceso in mano, dal momento che il grande risultato rischia di rimanere una vittoria di Pirro.

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Camera con vista
Comments: 6 | Views: 166Last Post by: Morris (5/3/2018, 10:42)
 

B_NORM    
view post Posted on 21/11/2017, 17:15 by: MorrisReply
Di sicuro né Alan Turing né Ray Bradbury si sarebbero mai aspettati che il principio dell'effetto farfalla si sarebbe verificato in seguito al goal di Johansson al 61° minuto di Svezia-Italia. Era il 10 novembre scorso, poco più di una decina di giorni sono passati da allora, ma di cose ne sono accadute tante. C'è stato innanzitutto l'incontro di ritorno giocato il 13 a Milano, il cui risultato di 0-0 ha sancito ufficialmente l'esclusione della nazionale italiana dal campionato mondiale in Russia del prossimo anno. E da lì, di conseguenza, seguendo l'effetto farfalla (o effetto domino, se preferite) sono partiti una serie di eventi. Primo fra tutti, l'autoesclusione dei cosidetti senatori del gruppo (Buffon, De Rossi, Barzagli e Chiellini), che hanno annunciato il loro addio alla maglia azzurra, quindi l'assalto al Palazzo in cerca di teste da tagliare. La prima, come è ovvio che fosse, quella del tecnico Gian Piero Ventura, primo colpevole del fallimento, seguita a ruota da quella del presidente federale Carlo Tavecchio. Ventura ha fatto sostanzialmente spallucce, rifiutando di dimettersi (cosa che avrebbe comportato la rinuncia a sette mesi di emolumenti, circa 700.000-800.000 €), preferendo aspettare di essere di cacciato da Tavecchio. Quest'ultimo, dal canto suo, ha pensato inizialmente di scaricare tutta la colpa sul commissario tecnico, cercando di salvare la propria posizione. Una volta resosi conto della mancanza di appigli possibili, Tavecchio ha preferito dimettersi piuttosto che vedersi sfiduciato nel consiglio federale.
Cosa viene adesso? I nemici di Tavecchio, quelli sconfitti nel corso di due elezioni, sono tornati alla carica, iniziando il consueto ballo sulla tomba del presidente dimissionario. Gli avvoltoi hanno cominciato a girare vorticosamente sulla poltrona di presidente, cercando l'attimo giusto per potercisi accomodare. E in mezzo al gaudio magno generale sono fioccate le prime proposte da parte di chi l'aveva detto da subito che bisognava resettare il movimento. Ed è uscito fuori il nome del senatore Franco Carraro. Oltre alla carica di sindaco di Roma (1989-1993) e di ministro del turismo dei governi Goria, De Mita e Andreotti VI tra il 1987 e il 1990, Carraro è stato presidente della federazione in tre differenti periodi: 1976-1978, 1986-1987 (commissario straordinario) e 2001-2006; per tre volte è stato anche a capo della Lega di A e B: 1973-1976, 1977-1978 (commissario straordinario) e 1997-2001. È stato inoltre presidente del Milan dal 1967 al 1971 ed ha ricoperto numerose altre cariche nella FIGC e nella UEFA. Non esattamente una figura di homo novus né tanto meno un resettatore, considerando che ha chiuso con il calcio in seguito alle sue dimissioni da presidente federale quando nel 2006 scoppiò il caso Calciopoli. In sostanza forse l'uomo meno indicato per far ripartire il movimento.

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Calcio,
Camera con vista
Comments: 0 | Views: 52Last Post by: Morris (21/11/2017, 17:15)
 

B_NORM    
view post Posted on 4/11/2017, 00:00 by: MorrisReply
Come amo ripetere ormai ogni anno, è una sorpresa essere ancora qui, specie visti i presupposti iniziali. Nessuno avrebbe pensato che, a distanza di sette anni, questo blog si sarebbe sviluppato in questo modo. Non che abbia raggiunto chissà che traguardi, anzi. Ma quello che sette anni fa nacque quasi per caso è diventato il mio blog più attivo e vitale. Vuoi perché è un angolo nel quale mi ritrovo per scrivere (cosa che mi è sempre piaciuto molto fare) sulle mie passioni, piuttosto che un blog tematico come Anygame ed Anime Dojo. Quindi quando mi va di scrivere qualcosa lo faccio, mentre gli altri due hanno per forza di cose bisogno di una cura continua che obiettivamente negli ultimi tempi non riesco a dargli più di tanto.
L'anno scorso lamentavo l'abbassamento della media degli articoli, che purtroppo devo constatare è diminuita ancora (del 50% rispetto all'anno scorso!), tuttavia non è un cruccio enorme, mi basta semplicemente che la qualità sia sempre la stessa. Per il prossimo anno (ormai è d'obbligo l'apotropaico augurio di ritrovarmi di nuovo qui tra dodici mesi) come al solito non ho in serbo alcun tipo di sorpresa, ma perlomeno qualcosina sì, nel senso che c'è un po' di materiale nuovo da mungere. Rispetto al recente passato, sono tornato alla vecchia scuola (penna e taccuino), in modo da poter organizzare qualcosa anche senza pc (lo smartphone per scrivere lo trovo piuttosto scomodo), quindi potrebbe essere possibile avere qualcosa di più per il futuro, anche se il passaggio di digitalizzazione richiederà comunque del tempo.
Con questo è tutto, non mi resta che fare gli auguri al blog per il suo settimo compleanno e dare l'appuntamento al prossimo anniversario!

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Comments: 3 | Views: 75Last Post by: Morris (4/11/2017, 16:47)
 

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